FACCE NUOVE / VECCHI SISTEMI
acquerelli di Alessandro Chiodo, testo di Filippo Rolla
L’artista poliedrico Alessandro Chiodo dipinge su carta, con tecnica dell’acquerello, volti con un collo che evoca il periodo delle “dame dal collo lungo“, ritratti femminili stilizzati ed affusolati, dell’affascinante bohémien Amedeo Modigliani.
Tuttavia i suoi volti stilizzati ed i colli affusolati ricordano ben poco la sensualità o il luogo dei baci e delle carezze parigine di Modì e semmai trasmettono, nella forma e nei colori, un malessere dell’animo e ci restituiscono la descrizione di uno stato d’animo in cui spaesamento e solitudine emergono in maniera manifesta. Infatti, nel tratto di Chiodo veloce e leggero, con poca attenzione alla figurazione, affiora una immediatezza espressiva androgina che racchiude in sé tutte le problematiche e gli interrogativi della contemporaneità sempre più digitale e virtuale.
A rafforzare questa visione sono le parole dell’artista che descrivono in questo modo il ciclo pittorico dal tema Facce Nuove / Vecchi Sistemi: “ho vissuto il parto di queste opere come un presagio… gli esseri umani vivranno un’epoca di nuovo terrore e alienazione?”
Osservando questi acquerelli la risposta potrebbe essere quella dell’Urlo di Munch, dove lo stesso artista ha provato a trasmettere un po’ della sua angoscia, una sofferenza personale che prende forma nella società dell’epoca e diventa quel sentire comune da cui non è possibile sottrarsi.
Così Chiodo, ai giorni nostri, avverte un dolore simile, un disagio tale che lo porta a scrivere queste parole:
“parlare apertamente è diventato difficile e talvolta persino pericoloso; avere il proprio punto di vista può essere fatale: qualunque sia l’argomento. In un’epoca in cui l’etica e la morale sono state abolite, abbiamo un’ipocrisia trionfante del bene e del male… e tutto dipende da quale parte dell’ordine mondiale si sta.”
Una società contemporanea dove la finanza, la tecnocrazia, attraverso la rete, gestiscono le fila degli interessi, delle relazioni e della politica, senza critiche ed opposizioni, perché comunque vada è loro interesse ed in quella direzione hanno investito tempo e denaro.
Non è più la generazione della rete di quelli della notte o del materasso di Renzo Arbore che, dopo varie peripezie, era il massimo che c’è; oggi si profila una nuova fase, una rete con problematiche di gestione e di controllo.
Una gestione e un controllo dei nostri dati che vengono venduti come se fossero alimenti per eliminare la fame nel mondo, gestiti da una privacy impeccabile ed da un apparente senso di sicurezza e di tutela mai visti.
Una rete che ormai è parte completa del nostro tempo e spazio dove le nostre relazioni umane interagiscono sempre di più e sempre più velocemente per mezzo di una comunicazione informativa e persuasiva ma sempre meno riflessiva, autoreferente, dove ciò che era alla base del contatto umano, ascolto ed empatia, sono banditi.
Forse queste facce nuove dipinte da Alessandro Chiodo ci vogliono ricordare che per resistere a tutti questi cambiamenti, dalla tecnologia al clima, bisogna aver dentro di sé quella pazienza che ci porta ad esser antifragile verso tutte quelle avversità che dipendono da noi e quelle che non dipendono da noi, e che rendono attualissima e preziosa la frase del filosofo Epitteto: non è ciò che ti accade, ma come reagisci, che ha importanza.
Sembra quasi che ci vogliano suggerire quell’atteggiamento antifragile descritto da Nassim Nicholas Taleb, matematico e filosofo, in questo modo: certe cose traggono vantaggio dagli scossoni; prosperano e crescono quando sono esposte alla volatilità, al caso, al disordine e ai fattori di stress, e amano l’avventura, il rischio e l’incertezza.
Testo tratto da “il nuovo Pondera Verborum 2”
Acquistabile su:
https://www.amazon.it/dp/B0BGNMKM6L
Per le opere di Alessandro Chiodo © VG Bild-Kunst, Bonn, 2022
Per il testo © 2022 Filippo Rolla
Entfremdung beziehungsweise die Abwesenheit des Menschen
Alessandro Chiodo
Diesen Satz höre ich immer öfter: Da geht nichts schief. Ehrlich gesagt, ist einiges schief gelaufen. Du kannst dir nur so viel vormachen, wie du willst: und ich will es nicht. Aber es ist sehr schwierig für die Person, die sich nicht täuschen lassen will, weiterzumachen. Dafür gibt es verschiedene Gründe, aber der wichtigste ist sicherlich das soziale und politische System. Heute ist der gesellschaftliche Diskurs in all seinen Facetten und in allen Bereichen radikalisiert. Sich zu äußern ist schwierig und manchmal sogar gefährlich geworden; einen eigenen Standpunkt zu haben, kann fatal sein: egal worum es geht. Nach dem Motto: Alle gegen alle. In einer Zeit, in der Ethik und Moral abgeschafft wurden bzw. ganz nach dem persönlichen “Geschmack” neu gegründet oder neu interpretiert, haben wir eine triumphale Heuchelei von Gut und Böse … und alles hängt davon ab, auf welcher Seite der Weltordnung man sich befindet.
Aquarelle auf Papier
Alessandro Chiodo © VG Bild-Kunst, Bonn, 2022







































